LIBRO 1 - CAPITOLO 1 - LA SPERANZA E L'OMBRA - 28/05/2965 - MAESTRO DEL SAPERE

NON GDR


Il gruppo dunque si appresta a seguire le tracce trovate da Nimrodel. Per sapere come prosegue la nostra avventura, perchè sinceramente io non lo so, dovremo andare ad utilizzare quel prezioso strumento che è "One Ring Strider Mode". Per usare al meglio lo Strider Mode bisogna porre delle domande che possano avere un senso per lo sviluppo della storia. A seconda del tipo di domanda si vedrà se utilizzare la Telling Table (risposte di tipo sì/no) oppure se usare la più completa Lore Table (spunti per risposte complesse che contengono un Action, un Aspect ed un Focus).

Prima ancora di capire se i nostri avventurieri troveranno la continuazione delle tracce trovare da Nimrodel, bisogna capire se queste tracce, oltre il pietrisco roccioso e l'inizio dei primi alberi, ci sono effettivamente. Dato che a questa domanda ci si aspetta una risposta secca del tipo sì o no, direi che la Telling Table è la scelta migliore. Andiamo a vedere cosa succederà.

Telling Table
Ci sono tracce che proseguono lungo le pendici della montagna?
Chance: Likely - Direi che è molto probabile che ci siano altre tracce.
Un dado impresa -> La risposta sarà sì con un 4 o più -> 1d12 -> 9 -> Sì, le tracce proseguono!

Ed ora che abbiamo appurato che le tracce ci sono, dobbiamo capire se i nostri eroi trovano queste tracce o no. Pensavo dunque di far fare ad ogni personaggio un Tiro di Esplorazione per vedere se qualcuno di loro troverà le tracce. Andiamo a vedere insieme come se la caveranno i nostri avventurieri.


Direi che è andata piuttosto bene: Nimrodel, Dudo e Nur trovano le tracce ed in particolare Nimrodel e Nur riescono nella prova con un grado di successo aggiuntivo. Vediamo ora di gestire i gradi di successo aggiuntivi ottenuti da Nimrodel e Nur.
Sia Nimrodel sia Nur spendono la loro icona successo per "Ricevere un'intuizione":

L’Eroe ottiene informazioni aggiuntive, non necessariamente collegate all’azione in corso. Ad esempio, mentre aiuta un malato con un tiro di GUARIGIONE, scopre le tracce di un veleno; oppure avvista una sentinella mentre si intrufola in un rudere tramite un tiro di FURTIVITÀ.

Ecco di seguito l'informazione aggiuntiva che ottiene Nimrodel: dalle impronte che stanno seguendo si evince come  queste appartengano a degli umani, in particolare, dalla fattura degli stivali, sembrerebbero stivali appartenenti a dei ranger.

Ecco di seguito l'informazione aggiuntiva che ottiene Nur: lungo il percorso che stanno seguendo, in mezzo alle impronte, viene ritrovata una spilla che identifica il suo portatore come colui che è a capo di una guarnigione di ranger (quest'informazione la conosce Orodreth, non gli altri).

Per capire dove conducono le tracce abbiamo detto che faremo uso della Lore Table, per cui andiamo ad usarla.

Lore Table
Dove conducono le tracce trovate dagli avventurieri?
Dado Impresa: 2
Dado Successo: 4
Action -> Control -> Controllare, Comandare, Contenere, Limitare, Tenere sotto controllo
Aspect -> Dark -> Buio, Scuro, Cupo, 
Focus -> Depths -> Profondità

Le tracce trovate dagli avventurieri, dopo diversi giri, e curve lungo le pendici della montagna conducono ad un sperone di roccia che sovrasta in basso la radura e la torre di guardia dei ranger. Si tratta di un posto assolutamente non visibile dal basso, ma che allo stesso tempo può tenere sotto controllo la pianura di che circonda questo prima montagna. Lo sperone di roccia, conduce all'ingresso di una buia caverna che si addentra nella profondità della montagna. Al di fuori dello sperone ci sono i ruderi di una qualche costruzione, difficili da identificare.


GDR

Il gruppo non indugiò e partì subito in direzione delle tracce scoperte da Nimrodel, solo un'ora prima. Queste erano composte da impronte di due uomini con stivali di buona fattura. Le impronte erano ai lati di due linee praticamente parallele anche se irregolari nel loro svilupparsi. Terminavano all'inizio di una zona pietrosa in cui erano cresciuti i primi pini. Su quel terreno pieno di sassi e radici era molto difficile continuare a seguire le tracce.
Oltre la fascia di intermezzo, proprio appena al di là di essa, riprendeva un bel prato verde, ma non c'era nulla, nè erba calpestata nè altra traccia di alcun tipo. Si spostarono allora in lungo ed in largo, prima a destra e poi a sinistra, e finalmente ritrovarono qualcosa: le medesime tracce riprendevano almeno cinquanta metri più a sinistra. Gli uomini che avevano lasciato quelle impronte, sapendo che il terreno sassoso avrebbe scongiurato un loro eventuale inseguimento, avevano deviato proprio all'interno di quella fascia di terra, scartando decisamente verso sud.
Le tracce erano state trovate ed ora dunque proseguiva l'inseguimento.

Il percorso che seguirono proseguiva con diverse svolte, sempre in ascesa, ma non si discostava mai troppo da un'ideale linea di verticale tracciata dalle rovine del rifugio dei Ranger alla vetta di quella montagna. Il pomeriggio si fece pieno e l'ombra era già quasi arrivata alla radura del loro accampamento, quando nell'ascesa, Nimrodel si trovò in coda, proprio dietro Orodreth che la precedeva. Dudo seguiva Nur che in quel momento stava battendo la pista. Fu in quel momento che l'attenzione dell'elfa di Lindon si soffermò sugli stivali di Orodreth e sulle orme che questi stavano lasciando sul terreno davanti ai suoi occhi.
Si rese conto in quel momento che le impronte lasciate erano della medesima forma e fattura di quelle che stavano seguendo.
Nel medesimo istante Nur fece fermare la comitiva perché aveva trovato, nel bel mezzo dei due solchi che facevano parte delle tracce che stavano continuando a seguire, una spilla di pregevole fattura; ammennicolo che porse ai compagni per vedere se per caso a loro diceva qualcosa.


NON GDR

Non entro nel merito della spilla e delle impronte e lascio che i dettagli vengano fuori dalle rispettive parti interpretative dei giocatori.


GDR

L'ascesa proseguì fino ad una zona rocciosa, laddove le tracce si interruppero, ma fortunatamente non era difficile capire la direzione presa, perché ormai da circa una ventina di metri si trovavano su quello che facilmente era stato un sentiero: non troppo largo, con pietre ancora ben sistemate come pavimentazione e con muretti a secco, che in parte avevano ceduto, dal lato a monte. Il sentiero puntava dritto come un fuso e con poca pendenza verso uno sperone di roccia particolarmente prominente, ma che per tutta l'ascesa e che dalla radura sottostante, non avevano per nulla notato.

Nell'avvicinarsi notarono subito diverse rovine, ruderi di una qualche costruzione, difficili da identificare. Sporgendosi dallo sperone riuscivano a vedere senza problemi la radura e le rovine della torre, all'incirca trecento metri più in basso. Riuscivano a vedere bene tutta la pianura da cui si erano anche loro avvicinati alle pendici della montagna. La potevano osservare da nord-ovest e sud-ovest, passando per il fiume Baranduin ad oriente. Era un punto di avvistamento incredibile: celato dal basso, con una vista completa su tutto quello che lo circondava. In quella pianura e sulle pendici del monte, nulla poteva muoversi senza essere visto.


La particolarità che però attirò l'attenzione di tutti quanti, non fu quella sua caratteristica orografica o geografica, quanto piuttosto la caverna che si apriva nel fianco della montagna, proprio alle spalle dello sperone di roccia. Si trattava di un buco nero che penetrava la roccia per diversi metri fino a perdersi nella più completa oscurità. Fu in quel momento che il sole illuminò quel luogo con gli ultimi suoi raggi ed andò a nascondersi dietro l'orizzonte lontano. 



Ed ora non mi rimane che salutarvi e darvi appuntamento...
...al prossimo incontro!


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