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Visualizzazione dei post da gennaio, 2023

LIBRO 1 - CAPITOLO 1 - LA SPERANZA E L'OMBRA - 11/05/2965 - DUDO

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Seguì il locandiere che gli stava facendo strada. Sorrideva a destra ed a manca, fermandosi di tanto in tanto lungo il tragitto, perchè qualche foglio era caduto a terra. Nel qual caso s'inginocchiava, e tipicamente capitava che, per raccogliere il foglio caduto, nel perdesse altri tre a terra. Prima che tutti i fogli tornassero in mano erano trascorsi diversi istanti, ed il pur breve tragitto tra la sala principale e la sala appartata dove erano diretti, iniziò a diventare insopportabilmente lungo. Dudo sorrise a Barnaba Farfaraccio che lo stava attendendo davanti ad una grossa tenda di colore rosso. Quando la tenda venne sollevata, questa rivelò un'apertura che conduceva in una stanza appartata laddove erano seduti un ragazzo, un'elfa ed un nano. La più strana combriccola che avesse mai visto. Come suo solito entrò sorridendo e solo dopo aver osservato bene da vicino tutti e tre gli occupanti la stanza si rese conto di avere ancora in mano tutte le sue mappe ed i suoi dis

LIBRO 1 - CAPITOLO 1 - LA SPERANZA E L'OMBRA - 11/05/2965 - NUR

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GDR Nur seguì il locandiere che intanto gli faceva strada. Nel suo pesante incedere, che in parte era naturale, nanesco, in parte era dovuto ai pesi che trasportava, lanciò occhiatacce in tutte le direzioni a tutti gli avventori del Cavallino Rampante che lo guardavano caracollare dietro a Barnaba Farfaraccio. Ogni occhiataccia torva era accompagnata da un pensiero scontroso - Che hai da guardare, ficca la testa nel piatto che hai davanti - Che vuoi tu? Bevi dal boccale, da bravo, se non vuoi avere guai? - Mai visto un nano? - questo grosso modo era il tono dei pensieri del nostro buon vecchio Nur. Quando Barnaba si fermò per scostare una tenda e lasciarlo passare lui quasi lo travolse. Nel suo incedere voltandosi a destra e sinistra, non prestava molta attenzione alla sua guida. Superò il locandiere che nel frattempo gli teneva la tenda sollevata per farlo entrare. Sul volto era ancora dipinto lo sguardo torvo di pochi istanti prima, il quale, però, mutò in un istante in uno sguard