sToRiE DaLLa TeRRa Di MeZZo

GdR Erano entrati da pochi istanti nel buio più completo della galleria quando Dudo si rese conto del ritorno della luce grazie alle due torce improvvisate che Nur ed Orodreth tenevano in mano. A dir la verità lo hobbit non si era accorto della loro assenza, aveva sentito i compagni fermarsi ed aveva fatto la medesima cosa, d'istinto; poi era rimasto a contemplare la completa oscurità che aveva d'innanzi a sé. Ne rimase completamente rapito, proprio come quella volta quando era ancora un piccolo hobbit e si andò ad infilare nella tana di volpe in una collina non troppo lontana da casa. Gli vennero ancora in mente l'oscurità, l'odore di terra che permeava l'aria, i rumori ovattati e poi quel respiro soffocato e quel ringhio che lo fecero scappare via di corsa. Non fosse stato per l'arrivo dei due compagni con le torce derivate da due rami di legno, Dudo si sarebbe girato per uscire di corsa. Quando i compagni si mossero s'incamminò anche lui, ma diverse volte

GdR Orodreth osservò il compagno uscire dalla caverna per rientravi pochi istanti dopo con due grossi rami spezzati ed attizzati con un fiamma vigorosa. Sentiva il cuore ardere dello stesso fuoco dopo aver visto il segno che era stato posto loro sul cammino pochi istanti prima, proprio all'ingresso di quella grotta in cui erano appena entrati. Tese la mano verso Nur per stringere forte il ramo che questi gli passò. La visuale, con quelle due torce improvvisate, migliorò di gran lunga ed il gruppo iniziò a percorrere quella che pareva essere, a tutti gli effetti, una grotta del tutto naturale. Orodreth chiuse gli occhi a fessura per cercare di penetrare più a fondo possibile l'oscurità che aveva di fronte. Al contempo cercava di tendere le orecchie nella medesima direzione per cercare di carpire anche il più piccolo rumore, ma non era una cosa semplice con lo sfrigolare della fiamme a poca distanza ed un nano in armatura che ti passeggia a fianco. Il tutto stava procedendo tranq