LIBRO 1 - CAPITOLO 1 - LA SPERANZA E L'OMBRA - 27/05/2965 - 28/05/2965 - ORODRETH

GDR

Tra tutti i membri della Compagnia della Speranza, Orodreth era il più entuasiasta e convinto di tutti. La cosa era abbastanza ovvia visto chi era la loro patrona. Era quello che durante tutto il viaggio si era accollato l'onere di procacciare il cibo per tutti, ed aveva, tutto sommato fatto il suo lavoro. Il giorno in cui si era allontanato dal gruppo inseguendo le orme di un coniglio, incappò in quel rifugio segreto di alcuni Ranger infestato da vespe, luogo in cui si era rifugiato il coniglio. La caccia al coniglio, resa difficoltosa dalle vespe, portò via diverso tempo. La rimozione dell'alveare di vespe, ne portò via altrettanto ed il rientro al campo fu più lungo del previsto; però anche in quell'occasione non fece mancare il cibo ai suoi compagni. Ci fu solo la volta della caccia al giovane cervo, quando, dopo aver ucciso uno dei lupi che inseguivano la medesima preda, venne inseguito da una parte del branco. Scampò per il rotto della cuffia da quelle bestie che gli lasciarono nel cuore, come un'ombra. Ecco quella fu l'unica volta in cui non riuscì a procacciare del cibo per i membri della sua compagnia.
Ultimo appunto legato al viaggio su cui rifletté una volta arrivato alle rovine della torre, la loro meta, fu il fatto strano che presso il Guado Sarn, si sarebbe aspettato di incontrare dei Ranger, ed in particolare colui che li guidava, Hallas, dalla fama di essere un uomo saggio. Gli sarebbe piaciuto potergli parlare, condividere il motivo del loro viaggio e sapere se lui per caso, fosse anche solo per la maggiore vicinanza, avesse notizie; ma nessuno si palesò al loro passaggio. Della cosa non fece parola con nessuno dei compagni. Erano giunti a destinazione, della qual cosa era particolarmente felice. Tutto sommato erano stati bravi e se l'erano cavata bene. Nur era una buona guida, Dudo un buon esploratore e Nimrodel una buona vedetta. Stava iniziando a credere a quel gruppo per davvero.

Come alcuni compagni, anche Orodreth, una volta arrivato, si riposò un poco; non prima però di aver controllato, alla veloce, i dintorni. Gli era parso tutto tranquillo, per cui abbassò la guardia e si dedicò, finalmente, ad un poco di sano riposo. L'atmosfera era piacevole, il clima mite, solo il pensiero che li fosse successo qualcosa lo faceva preoccupare. Ci pensò Dudo con la sua idea di andare a cercare legna per la cena a rompere il flusso dei suoi pensieri. Stava per proporsi di accompagnarlo quando vide Nimrodel precederlo. Lui allora mise a disposizione del cuoco una coppia di giovani conigli che aveva trovato proprio quella mattina ed il risultato, complice qualche erbetta che aveva trovato nel suo peregrinare in cerca di legna, fu ottimo. 

[Dudo]
"Allora? Come era la cena? Avete gradito il Coniglio alla Duepiedi?" sorrise nel porre la domanda ai compagni.
[Nimrodel]
"Caro Dudo, devo essere onesta? La migliore di questi ultimi giorni. Davvero!" nel dire queste parole finì di leccarsi l'ultimo dito affinchè non andasse perduto quel buon sughetto che l'hobbit era riuscito a tirare fuori con poco o niente.
"Voi che ne pensate?" disse rivolgendo il sorriso e l'attenzione a Nur ed Orodreth.
[Nur]
"I miei complimenti al cuoco!" disse il nano sorridendo.

Orodreth guardò con sorpresa il nano e sorridendo anche lui aggiunse: "Messer hobbit i miei più sentiti complimenti, questa volta vi siete superato.".

Finita la cena gli argomenti di discussione non si erano ancora esautiri, Dudo sembrava un fiume in piena. Era come se fosse rimasto in silenzio tutto il resto del viaggio, cosa che non era per niente avvenuta. Orodreth guardava con aria divertita la faccia di Nur ogni volta che l'hobbit tirava fuori un nuovo argomento di discussione. Ci fu però il momento in cui si parlò di viaggi, ed allora il Ranger guardò il nano con senso di ammirazione per la saggezza che la sua risposta lasciò trasparire.

La conversazione fu poi interrotta da un rumore che proveniva dalla foresta, che ad orecchie abituate era palesemente un qualche piccolo animale notturno, ma che alle orecchie di un hobbit abituato alle comodità della propria casa potè sembrare strano e preoccupante.

[Dudo]
Si fermò perchè un rumore (un normale rumore della foresta) aveva attirato la sua attenzione. "Ehi, ma sarà saggio accamparci qui?" "E per domani mattina come intendete procedere? Cosa faremo?"
[Nimrodel]
"Per quanto riguarda domani mattina, a meno che Nur od Orodreth non siano di un'altra opinione, direi di iniziare a perlustrare i dintorni e quelle rovine. Effettivamente è proprio strana questa faccenda. Non sembra esserci traccia di anima viva." "Voi che ne dite?"
[Nur]
"Sono d'accordo".

Il nano si era espresso in merito a cosa fare l'indomani, ma nessuno aveva risposto a Dudo in merito al fatto che fosse saggio o meno accamparsi qui o a Nimrodel sul fatto di quanto fosse strana quella faccenda. Probabilmente spettava proprio a Orodreth, in quanto Ranger, rispondere a quelle domande, soprattutto alla seconda.

Fissò lo sguardo su Dudo e gli comunicò che riteneva quel luogo sicuro, da quel poco di ricognizione che aveva fatto nel pomeriggio quando erano arrivati. Poi spostò lo sguardo su Nimrodel ed aggiunse: "Sicuramente siamo di fronte a qualcosa di strano, che al momento non so proprio spiegare. Le cose strane che mi vengo in mente sono principalmente due: trovo strano che l'intera guarnigione di questo rifugio sia scomparsa nel nulla, e visto che la ritengo una cosa strana, ed ipotizzo che qualcuno sia sopravvissuto, non capisco come mai questi sopravvissuti non siano andati verso un altro rifugio e non abbiano lanciato un'allarme.".

Fece una pausa.

"Scusate, non volevo annoiarvi con pensieri e paure non avvalorate da fatti. Domani perlustreremo palmo a palmo le rovine ed i dintorni e sono sicuro che qualcosa salterà fuori. Ora direi che possiamo andare a dormire. Io posso fare l'ultimo turno di guardia, se vi va bene."

Finalmente arrivò la mattina del nuovo giorno ed il gruppo, dopo la colazione, si mise al lavoro. La mattinata di lavoro fu davvero profiqua. Trovarono un sentiero che attraversava la radura e s'infilava nel bosco, trovarono delle tracce strane, come di due uomini che ne trascinavano un terzo ed infine delle rune. 


Orodreth passò al vaglio ogni singolo palmo di roccia delle rovine della torre e finalmente trovò qualcosa: si trattava di un messaggio scritto con le rune che i ranger usavano per messaggi segreti. Il significato delle rune non lasciava spazio a possibili fraintendimenti. Recava notizie non positive, come era ovvio aspettarsi, vista la scomparsa di tutti quanti da questo luogo. Il messaggio parlava della necessità di abbandonare l'avanposto a causa dell'insorgere di un potere corrotto che aveva prodotto una maledizione. 

Quando lesse il messaggio ad alta voce ai compagni un velo di preoccupazione calò su tutti loro ed alcune domande iniziarono a frullare nella sua testa: se sapevano della necessità di abbandonare il rifugio e l'avevano fatto, perché non avvisarono nessuno? Di che potere corrotto stavano parlando? A che maledizione si riferiva il messaggio?

Domande e ancora domande. Ogni passo fatto in quella mattina non aveva dato alcuna risposta se non altre domande. Poco prima dell'ora di pranzo si radunarono ed ognuno di loro iniziò a pensare per trovare un collegamento tra le cose che avevano scoperto, quello che sapevano al fine di capire cosa fosse successo.

Orodreth iniziò a cercare di mettere insieme i vari pezzetti, perché era evidente che le cose fossero collegate.


MOMENTO DEL MAESTRO DEL SAPERE

Solo un attimo che indosso ancora una volta il mio cappello del sapere con il quale a tutti gli effetti cesso di vestire i panni di Orodreth il ranger e vesto quelli del Maestro del Sapere.

Dunque... solo un attimo di pazienza... oh, fatto! Ci siamo!

Tiro di Indovinelli per Orodreth.
Tiro Necessario pari a 16.
Come per i suoi compagni prima di lui più Tengwa salteranno fuori più si avrà accesso ad informazioni aggiuntive, peccato che Orodreth non avrà Dadi Impresa da tirare, per cui l'unico caso in cui Orodreth possa avere successo è  l'uscita della Runa di Gandalf che garantisce un successo automatico. La parola ai dadi.

Dado Impresa (12 facce) -> 10
Totale 10 -> Fallito! Orodreth non riesce a mettere insieme i vari indizi.

Orodreth non riesce a superare il Tiro degli Indovinelli, per cui, proprio come Dudo, Nimrodel e Nur prima di lui, non riesce a mettere insieme i vari indizi trovati.


GDR

Niente da fare, non riusciva proprio a mettere insieme gli indizi che avevano trovato e a giudicare dalle facce dei compagni, anche loro non avevano trovato alcun legame. Cosa poteva legare le rune con le impronte con il sentiero proprio non riusciva a capirlo e la cosa un poco lo frustrava.

Alzò la testa e guardando le facce smarrite dei compagni, Orodreth parlò.

"Nessuna idea?"

"Leggo dai vostri sguardi, che come me non siate riusciti a legare tra loro le varie scoperte di questa mattina..."

Stava per proseguire con altre parole quanto l'elfa lo precedette.

[Nimrodel]
"Suggerirei, se nessuno ha nulla in contrario, di iniziare a seguire le tracce che ho trovato, per capire se più in alto riprendono o se conducono da qualche parte."

Annuì profondamente alle parole di Nimrodel.

"A questo punto direi che non abbiamo molte altre alternative. Andiamo. Mi sembra l'unica strada da poter seguire in questo momento."

Mentre parlava volse lo sguardo alle pendici della montagna, direzione in cui le orme erano dirette. Attese guardando in quella direzione le risposte dei compagni.




Ed ora non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento...
...al prossimo incontro!


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