LIBRO 1 - CAPITOLO 1 - LA SPERANZA E L'OMBRA - 11/05/2965 - MAESTRO DEL SAPERE

GDR

Gilraen spostava lo sguardo da un avventuriero all'altro mentre questi parlavano. Li osservava incuriosita, seria e con sguardo attento. In alcuni casi annuiva alle parole di uno ed in alcuni casi strizzava gli occhi come a voler approfondire quanto veniva detto. Voleva che gli avventurieri si sentissero presi in considerazione, ma non era una falsa impressione, quello era davvero il suo intento.

Quando anche l'hobbit ebbe finito di parlare, la donna lasciò volontariamente cadere il silenzio intorno alla tavola. Passò lo sguardo su ognuno di loro con volto sorridente. 

"Grazie."

"Vi dirò solo questo: grazie!"

Alzò il bicchiere che aveva davanti a sè, che nel frattempo aveva riempito, e con un gesto invitò gli altri a fare lo stesso. Quando tutti ebbero il bicchiere o il boccale pieno. Sorrise.

"Dunque voi sarete... la Compagnia della Speranza."

Bevve il vino profumato e quando posò il bicchiere sulla tavola il volto che mostrò si era fatto nuovamente serio. Avrebbe voluto passare un'allegra serata di festa con quegli sconosciuti ora diventati "amici", ma purtroppo il momento e l'urgenza della missione che aveva bisogno di affidare loro, non lo permettevano. Era arrivato il momento di svelare loro dove sarebbero dovuti andare ed in che territorio avrebbero dovuto muoversi. Era arrivato il momento di pianificare il loro viaggio, salutarsi per andare a riposarsi.

"Amici... lasciate che ora vi chiami così. Vorrei passare più tempo con voi, vorrei festeggiare questo momento, ma non posso. Non possiamo. Non ne abbiamo il tempo. Devo affidarvi al più presto il compito che vi attende e voi dovrete partire al più presto. Il rifugio che dovrete trovare per capire cosa sta succedendo e del perché abbiamo perso i contatti si trova..."


NON GDR

Ci fermiamo un attimo perchè è arrivato anche per me il momento di capire dove si trova questo rifugio di ranger di cui non si hanno più notizie.
Per determinarlo userò un metodo infallibile: i dadi.
Tramite i dadi, ed in particolare tramite 1d8 andrò a stabilire in quale direzione si troverà questo rifugio, seguendo quanto riportato nell'elenco di seguito, poi andrò sulla mappa dell'Eriador ed cercherò il luogo che più mi ispirerà.
  1. Nord
  2. Nord Est
  3. Est
  4. Sud Est
  5. Sud
  6. Sud Ovest
  7. Ovest
  8. Nord Ovest
Rullo di tamburi!
1d8 -> 6 -> Sud Ovest

Andiamo sulla mappa e troviamo una posizione che potrebbe essere un rifugio di Ranger.

Vediamo.

Mmmmmm.

Trovato!

Gli Erd Luin, i Monti Azzurri, a Sud Ovest rispetto all'abitato di Brea hanno una propaggine verso il Brandivino. Ecco, il rifugio segreto dei Ranger che tengono d'occhio la Contea si trova proprio sulla punta di quella propaggine.


Diamo anche un nome a questo rifugio segreto. Per farlo provo ad usare la Lore Table dello Strider Mode. Lancerò un dado Impresa (1d12) ed un dado Successo (1d6) per determinare un Action, un Aspect ed un Focus per poi trarne ispirazione per trovare un nome significativo a questo rifugio segreto.

Dado Impresa: Occhio di Sauron (Iniziamo proprio bene!)
Dado Successo: 5

La combinazione Occhio di Sauron e 5 corrisponde a:
  • Action: defeat -> Sconfiggere, battere
  • Aspect: ruined -> In rovina, distrutto
  • Focus: shadow -> Ombra
Ora perdonate un piccolo momento di "stream of consciousness", ma devo capire cosa questi termini ispireranno alla mia immaginazione: la combinazione di questi termini mi fa venire in mente che nel posto dove ora sorge (o sorgeva, lo scopriremo) il rifugio segreto dei Ranger in passato ci sia stata una sconfitta dell'Ombra, per cui potrebbe esserci un fortilizio, una torre o una roccaforte, ora completamente in rovina. Queste rovine si trovano su un estensione dei Monti Azzurri. Chiameremo questo luogo: le rovine della torre di guardia.


GDR

Abbasso il tono della voce. Trasse una pergamena da una borsa che portava appesa alla cintura e la distese sul tavolo. Ci passò sopra la mano un paio di volte per appiattirla a dovere ed invitò Nur e Nimrodel di tenerla ferma, impedendole di arrotolarsi nuovamente; poi proseguì con il suo discorso.

"...si trova a Sud Ovest rispetto a Brea. I Monti Azzurri, gli Ered Luin, che si estendono da Nord a Sud nel lontano Ovest, oltre i confini della Contea, nella loro parte meridionale presentano una propaggine, una catena montuosa che muove da Ovest ed Est, in direzione del Brandivino e si fermano a circa 60 chilometri dal grande fiume. Al termine di questa catena montuosa, sulla propaggini di quelle montagne c'è una torre in rovina, quel luogo è conosciuto come Le rovine della torre di guardia. Non ho molto altro da dirvi, se non state attenti e pianificare con attenzione il vostro viaggio."

"Ora il mio compito qui è terminato. Dovrò andare via subito. Mi attendono. Lasciate che il mio grazie giunga a voi dal profondo del mio cuore. Ora il mondo ha una Speranza in più, e questo dona conforto al mio cuore."

"Potrete rimanere in questa stanza privata a vostro piacere. Barnaba ha già delle camere pronte per voi per il vostro riposo. Domani mattina troverete la colazione pronta. Partite prima possibile. Siate cauti e siate prudenti, ma al contempo siate risoluti."

"Potrete usare questa locanda a vostro piacimento, qui troverete sempre da dormire e da mangiare, un luogo sicuro in cui rifugiarvi, qualora ne aveste necessità. Io avrò modo di reperire vostre notizie dai miei informatori. Qualora mi cerchiate potrete passare di qua e chiedere al signor Farfaraccio oppure potrete cercarmi a Imladris, a Gran Burrone. Ma per ora tutto questo mi sembra prematuro."

"Lasciate che le ultime parole siano di benedizione per la vostra impresa e per voi stessi. La speranza possa sempre ispirare i vostri cuori! Al prossimo incontro amici miei..."

Detto questo la donna si alzò in piedi. Salutò ognuno di loro con una stretta di mano o con un abbraccio cordiale e caloroso e poi uscì silenziosa dalla stanza sollevando appena appena la tenda.

La donna, incappucciata ed ammantata, uscì dalla locanda dal retro (da cui era entrata), fece esattamente il percorso inverso lungo le stradine meno trafficate per giungere alla porta nord. La guardia sorrise nel vederla arrivare, aprì la porta, e la lasciò passare. Percorse solitaria un tratto del sentiero che conduceva alla Verdevia e subito gli elfi che l'attendevano nascosti saltarono fuori e la raggiunsero.

"Avete trovato ciò che cercavate mia signora?" domandò uno di loro.

"Il mio cuore è leggero in questo momento, per cui, Tarandis, amico mio, direi proprio di sì!"





Ed ora non mi rimane che salutarvi e darvi appuntamento...
...al prossimo incontro!


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