INTRODUZIONE - 01/05/2965 - MAESTRO DEL SAPERE

Buonsalve a tutti quanti cari amici,
con oggi iniziamo a giocare per immergerci nella Terra di Mezzo e raccontare una storia insieme. Prima di iniziare con il gioco vero e proprio vorrei ricordare a tutti le modalità di gioco e chiudere con un annuncio pubblicitario. 

Questo blog ha l'obbiettivo di raccontare una storia ambientata nella Terra di Mezzo attraverso le regole del gioco di ruolo L'unico Anello seconda edizione. Al momento sono il solo giocatore per cui, come già sto facendo per altri progetti (sToRiE DaL DaVoKaR e sToRiE DaL NoNo MoNdO), giocherò sia il ruolo del Maestro del Sapere sia quello dei quattro personaggi che sono stati presentati fino ad oggi. Se ovviamente qualcuno volesse aggregarsi alla compagnia con un proprio personaggio o volesse prendere il controllo di uno dei personaggi esistenti non ha che da contattarmi (arkan-punto-shamano-chiocciola-gmail-punto-com) ed iniziare a giocare insieme con me.



Come si gioca? Il tutto è davvero molto semplice e mutuato dal gioco via mail: 
  • il Maestro del Sapere scrive un post che descrive il come, il dove ed il quanto della situazione in cui i personaggi si trovano
  • i Giocatori scrivono un post relativo al loro Personaggio che descrive cosa fa in quella situazione, come reagisce a cosa descritto dal Maestro del Sapere, etc.
  • il Maestro del Sapere scrive un post in risposta a cosa hanno deciso di fare i Personaggi, fa evolvere la situazione precedente in una nuova e così via.
I vari post, letti uno dopo l'altro, genereranno una storia condivisa ambientata nella Terra di Mezzo.

Ed ora alcune note più tecniche relative alla composizione dei vari post. Troverete alcune annotazioni che vanno spiegate almeno una volta:
  • La nota GDR all'inizio di un testo sta a significare che quel testo è relativo alla storia vera e propria
  • La nota NON GDR all'inizio di un test sta a significare che quel testo è relativo ad un meccanisco del gioco, ad un'informazione di servizio, etc. a qualcosa che esula dal racconto della storia, ma che è accessorio ad essa.
  • Il parlato dei Personaggi e dei Personaggi Non Giocanti sarà reso con il testo evidenziato in grassetto e corsivo e compreso tra "
  • Il pensato dei Personaggi e dei Personaggi Non Giocanti sarà reso con il testo evidenziato in grassetto e compreso tra -
Al momento non mi vengono in mente altri tecnicismi, se saltassero fuori, fatemi sapere.

Ed ora, che si dia inizio a questa nuova storia. Questo primo momento di questa nuova storia, precede la prima Fase di Avventura e  servirà per la Creazione della Compagnia in cui, da un punto di vista tecnico, dovranno essere definite le seguenti informazioni:
  • Scegliere un patrono (o sarà un patrono a scegliere i giocatori?)
  • Scegliere un rifugio sicuro
  • Determinare il valore della compagnia
  • Scegliere i focus della compagnia
Al termine di questo primo momento, che cercherò di giocare interpretandolo, verranno completate le schede dei personaggi ed inizierà la prima e vera Fase di Avventura di questo nuovo blog.




GDR
Era il primo giorno del quinto mese dell'anno 2965 della terza era. Una calda primavera iniziava a farsi largo, intervallata da freddi temporali che ricordavano ancora il sapore dell'inverno appena trascorso. Un pò ovunque la natura si stava risvegliando con germogli e fiori colorati che stavano facendosi spazio tra verdi prati o chiome degli alberi. Queste ultime si stavano colorando di un verde intenso che sapeva di vita e di un nuovo inizio. L'aria del mattino profumava di umido e di fiori, profumava di pulito e di buono. I rumori della natura raccontavano un generale ritorno alla vita all'aria aperta.

Ma non era così ovunque. Alcuni luoghi, soprattutto quelli raggiunti raramente o mai dal sole, presentavano tutta un'altra sensazione. La sensazione era quella di qualcosa d'imprigionato nell'ombra. L'oscurità pervadeva tutto. La vita stentava a nascere e laddove provava, cresceva storta e nodosa, piena di spine, marcescente ed inospitale. L'aria sapeva di stantio e di muffa.

Brughiere Settentrionali. A nord est dei Porti Grigi. Su di una collina da cui, in lontananza, si potevano vedere le rovine dell'antica città di  Annuminas sulle rive del lago del Crepuscolo. Le antiche mura della città e le torri più alte erano le poche che cose che ancora oggi emergevano dall'acqua, soprattutto in questa stagione quando le nevi dei monti più alti si stavano sciogliendo. Solo la grande torre occidentale ancora si ergeva in tutta la sua altezza completamente fuori dall'acqua del lago. Il Brandivino scorreva placido verso est, prima di puntare dritto verso sud. Le prime luci di questo nuovo giorno si riflettevano sulle sue acque azzurre come piccoli diamanti. Un alto elfo, un emissario proveniente da Gran Burrone raggiunse la sommità della collina ed in particolare alcuni ruderi di qualche antico edificio, dove aveva trovato riparo una giovane elfa. La salutò cordialmente. Scambiarono alcune parole di cortesia e poi l'alto elfo di Gran Burrone trasse da una tasca della cintura una foglio piegato in quattro e lo consegnò alla giovane, la quale lo ringraziò con un inchino. Quando l'elfo si congedò Nimrodel aprì il biglietto e lo lesse. Alzò lo sguardo verso oriente e sorrise.

Poggi Settentrionali a Nord Est di Fornost al confine con le piane delle Terre Solitarie. In una valletta tra due alte colline che sbucava da un lato verso le grandi pianure a nord e ad est, un gruppo di uomini del nord, di Dunedain, stava togliendo l'accampamento notturno, mentre l'ultimo di loro che aveva montato la guardia nell'ultima veglia notturna stava ancora mangiando qualcosa. Balzarono tutti in piedi quando il silenzioso alto elfo spuntò da dietro una curva del segreto sentiero che attraversava la valle.
Il cordiale saluto del nuovo arrivato aiutò a stemperare la tensione e solo allora si avvicinò al gruppo.
Chiese qualcosa al capo del gruppo che voltandosi indicò il giovane che stava seduto a mangiare il suo pasto dopo il turno di guardia. All'approcciarsi del loro ospite balzò in piedi. Annuì ad alcune domande che gli vennero poste ed allungando la mano destra strinse tra le mani il biglietto che gli veniva consegnato. Prima di aprirlo guardò incredulo l'alto elfo, che gli sorrise e lo salutò cordialmente. Quando Orodreth, il giovane ranger del nord, aprì il biglietto e lo lesse guardò verso sud e sorrise.

Poggi Remoti. Oltre Pietraforata. Direzione sud ovest, verso quella catena di monti che prendeva il via dai Monti Azzurri (che principalmente si sviluppavano da nord a sud) e si spingeva ad est verso il Brandivino. La carovana di nani era piuttosto facile da individuare. Non faceva nulla per nascondere la sua presenza, ed anche se ci avesse provato, non ci sarebbe riuscita. Troppi carri voleva dire molta polvere, molti animali, che a sua volta voleva dire lasciare tracce che anche un orco cieco avrebbe potuto seguire. In cammino. Spensierato e canterino, alla guida di un carretto pieno di vettovaglie, sacchi e pacchi ben stretti con salde corde. Fu così che il messaggero elfico inviato da Gran Burrone trovò il nano che era stato mandato a cercare. Il sole del nuovo giorno stava iniziando ad illuminare tutto il verde paesaggio intorno quando l'elfo, a cavallo di un bellissimo destriero tutto bianco come la neve, raggiunse l'ultimo carro della fila, il quale si fermò. Dopo un fischio si fermarono tutti gli altri, leggermente distanti. Alcuni degli altri nani scesero dai loro carretti e si stavano dirigendo verso l'ultimo della fila. Ma il tempo di scendere ed arrivare e l'elfo ripartì al galoppo. Nur era in piedi, sul carretto, con un foglio in mano che aveva appena letto. L'aria corrucciata e le ciglia aggrottate seguirono l'elfo allontanarsi verso est. 

Hobbiton. Una casa anonima ai margini della città, ai confini con i grandi prati verso est. Un camino non ancora fumante, segno che il sonno regnava ancora sovrano all'interno. Le prime luci del giorno stavano per illuminare ed annunciare la sveglia alla piccola cittadina hobbit. Una figura silenziona ed ammantata di verde scuro attraversò il campo dietro la casa, non visto. Approcciò il muro della casa e scivolò fino alla porta anteriore. Con un rapido movimento che fece svolazzare il mantello trasse qualcosa dalla cintura. Chinandosi fece scivolare un biglietto sotto la porta per poi sparire per la medesima via da cui era venuto. Prima di partire bussò sonoramente alla porta. Passarono alcuni minuti di assoluto silenzio, in cui nessun rumore si udì. Un giovane hobbit aprì la porta. Indossava una specie di vestaglia a quadri rossi e neri. La faccia assonnata. Gli occhi a fessura. I capelli spettinati. Guardò a destra e sinistra lungo la strada. Non vedendo nessuno chiuse la porta. Solo allora si accorse del biglietto per terra. Lo raccolse e lo lesse. Quando Dudo Duepiedi aprì nuovamente la porta aveva occhi strabuzzati e ben spalancati che puntavano verso est.



Il biglietto che i quattro ricevettero era molto simile a quello riportato qui di seguito.




NON GDR
Spero che questo inizio vi sia piaciuto. Per ora mi fermo qui per lasciare spazio ai personaggi. Non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento...

...al prossimo incontro!
LoShAmAnO






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