LIBRO 1 - CAPITOLO 1 - LA SPERANZA E L'OMBRA - 29/05/2965 - GRUPPO
NoN GdR
Nella norma, passando diverso tempo tra la scrittura di un post di gioco e l'altro, ho l'abitudine di andare a rileggere almeno il post precedente, tanto per ricordarmi dove eravamo arrivati, cosa era successo. Lo faccio non solo per un problema insito in questo modo di giocare (e per il fatto che gioco con diversi blog), ma anche per il gusto di ritrovare l'atmosfera della Terra di Mezzo, per poterne assaggiare il sapore prima di giocarne un nuovo pezzo.
Nel rileggere l'ultimo post mi sono reso conto di come ho travalicato quelli che erano gli ambiti in cui potevo muovere, come Maestro del Sapere, e mi sono spinto oltre, facendo agire i personaggi e prendendo decisioni per loro. Qualcuno di voi potrebbe obbiettare che in un gioco in solitaria ci potrebbe anche stare, ma preferivo sottolineare la cosa.
Sfrutterei questo post per fare il punto della situazione e per decidere cosa fare.
Ipotizzo la notte sia passata e sia arrivato il giorno successivo (ho pertanto aggiornato la data del post).
GdR
"Caro mastro hobbit, spero tu abbia potuto vedere l'acciaio nanico usato con rapidità e maestria! Ah che colpo. Ne è bastato uno solo, piccolo amico. Uno solo e quell'essere è caduto come una foglia".
L'intento di Nur era quello di pronunciare quelle parole sottovoce, per non svegliare i compagni, ma la voce gli proruppe dalla gola più alta e meno controllata di quanto avesse sperato. Forse era stato solo un caso, oppure l'intento di far sapere la cosa agli altri appagava talmente tanto il proprio ego, che la cosa andò così.
Dudo gli sorrise.
"Sei stato bravo Nur, davvero, per un attimo ce la siamo vista brutta! Meno male che ora è tutto finito."
"Sono d'accordo con il giovane hobbit!" la voce di Nimrodel arrivò poetica e dolce come sempre.
"Siete stato bravo mastro nano! Ma nelle vostre stesse parole colgo una mia preoccupazione".
Lo sguardo di Nur si fece torvo, come all'avvicinarsi di un avversario o di un ladro o di una tempesta.
"Non trovate sia stato troppo facile?"
"Non trovate che uno spettro come quello, per quanto pericoloso, non avrebbe potuto soggiogare così dei ranger addestrati, come, invece, sembra sia successo? Ho come il presentimento che non abbiamo visto tutto."
"Sei solo invidiosa, elfa dei miei stivali!" ruggì all'improvviso il nano.
Nel frattempo Orodreth si era svegliato ed a quell'invettiva balzò in piedi.
"CALMA!" .
"Qui nessuno è invidioso di nessun altro. Si stanno solo esaminando i fatti., ed in questo caso propendo anche io per dare ragione a Nimrodel. La cosa mi puzza di bruciato. Qui c'è sotto qualcosa."
"Volete dire che dobbiamo tornare la dentro per combattere qualcosa di ancora più pericoloso di quello che abbiamo combattuto?" la tremante voce di Dudo lo fece cadere a terra, seduto sull'erba.
"No, baggianate!" Nur provò a rispondere, facendo però fatica a contenersi.
"Nur, ti ho visto la dentro, era come se non fossi lì. Ho dovuto chiamarti diverse volte prima di riuscire a destarti per darmi una mano con lui." Orodreth indicò il capitano della guarnigione di ranger che avevano salvato.
"Anche io non penso quello spettro fosse la causa del problema che c'è stato qui."
"Ahh, non starò a sentirvi un attimo di più! Mastro hobbit lascia perdere questi due piantagrane e vieni a darmi una mano con la colazione!"
"Ah, questo è parlare!" si alzò sorridente e rincuorato il piccolo Dudo.
Orodreth e Nimrodel si guardarono sconsolati ed entrambi volsero lo sguardo prima alla montagna e poi al loro ospite che sembrava dare segni di ripresa, ma che non si era ancora svegliato.
"Nimrodel, grazie per avermi curato! Mi sento meglio. Ancora affaticato e malconcio, ma molto meglio!" Orodreth fece un cenno rivolto all'elfa.
Lei sorrise di rimando.
"Dobbiamo tornare il prima possibile da dama Gilraen, dobbiamo riferirle cosa è successo qui"
"Sono d'accordo!"
Il gruppo mangiò una buona colazione. Tutti furono d'accordo nel tornare a Brea il prima possibile per fare rapporto e per curare il capitano dei ranger. Prepararono Baldomera, l'asinella di Nur e Groppafaville che si sobbarcò di trasportare il ferito e partirono. Arrivati ai confini della Contea, quando intravidero la strada che dai pressi di Pietraforata conduceva al Guado Sarn.
NoN GdR
Il viaggio di ritorno durerà 15 giorni, pertanto, la sera del 13/06/2965 la Compagnia della Speranza, con il capitano della guarnigione dei ranger, farà il suo ritorno a Brea, arrivando alla locanda del Cavallino Rampante. Cosa succederà al loro ritorno?
Questo lo scopriremo insieme nel prossimo post.
Ed ora non mi rimane che salutarvə e darvə appuntamento...
...al prossimo incontro!
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